eclipse

…Per tutta la notte ho sognato ali e me stesso che cammino proteggendomene la testa con le mani. Poi, una sedia. Ma non una sedia delle nostre, quelle di adesso, bensì di foggia antica, di legno. Alternavo il moto delle gambe, come fa un cavallo, la sedia accorreva al mio letto, vi si arrampicava; e io amavo questa sedia di legno: scomoda, dolorosa.


Noi, Evgenij Zamjatin